Si avvertono i gentili studenti che il corso di Filosofia dell' Educazione 2020-2021 da me diretto, avrà inizio nel secondo semestre, ossia, marzo-maggio 2021.
Prof. Marco Giosi:
Ecco il programma:
Insegnamento: FILOSOFIA DELL' EDUCAZIONE (Corso: Scienze dell'educazione per educatori e formatori - L19 ) 2020-2021
Secondo semestre (inizio marzo-maggio 2021).
Testi adottati:
M. Giosi, L'esperienza educativa e i suoi linguaggi. Dialogo, narrazione, humanitas, Roma, Anicia, 2019
M. Giosi, Pedagogia della cura e integrazione sociale, Anicia, Roma, 2019.
D. Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di sé, Milano, Cortina, 1996.

Laboratorio:
Un testo a scelta tra:
Thomas Mann, La montagna incantata (qualsivoglia edizione)
Sofocle, Antigone (qualsivoglia edizione).
Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro, Milano, Mondadori, 1980
Joseph Conrad, La linea d'ombra (qualsivoglia edizione).
Albert Camus, Lo straniero (Bompiani editore)

Programma
Cura di sé, narrazione autobiografica e contesti educativi
Il Corso di quest'anno verterà sul tema della cura di sé, intesa come modalità cruciale di riflessione filosofico-educativa e di formazione, quale categoria pedagogicamente cruciale all'interno della odierna condizione esistenziale, sociale, etico-politica. La nostra analisi si esplicherà, inizialmente, all'insegna di una riflessione filosofico-educativa scandita dal trinomio: dialogo/humanitas/narrazione (vedi il primo testo di Marco Giosi a tale riguardo, "L'esperienza educativa e i suoi linguaggi"). La preoccupazione per il valore intrinsecamente umanistico dell’educazione, che anima il presente corso, costituisce una esplicita presa di posizione contro le possibili derive proprie di una visione dell’uomo sempre più segnata dall'invadenza della tecnica intesa come fine, non come mezzo; contro la riduzione dell’educazione a logiche puramente utilitaristiche e sistemico-funzionaliste; contro una spersonalizzazione della relazione educativa, la quale diventa oggetto sempre più, appunto, di un processo di “sterilizzazione pedagogica” che vorrebbe svuotare di sostanza, peso, contenuto, il percorso formativo dei "soggetti in formazione", all'insegna di una illusoria ed effimera esigenza di formalizzazione, di compulsiva "valutazione", di quantificazione degli apprendimenti e dell'insegnamento. Il principio pedagogico-educativo che si pone alla base del presente corso, è quello del dialogo:
Dialogo come fondamento della stessa relazione educativa; tale dialogare appartiene alla natura intima del pensare, del conoscere, dell'apprendere e dell'insegnare. Dalla pratica pedagogica socratica all’esperienza pedagogica di Don Milani, passando per la relazione io-tu descritta da Martin Buber.
Dialogo come spazio sociale, politico attraversato da una dialettica tra identità e differenza, tra solitudine e comunità, per usare le parole del filosofo dell’educazione Stanley Cavell.
A tale proposito, di peculiare valore e interesse risulta essere lo strumento relativo alla autobiografia, alla scrittura e narrazione di sé, intesi quali pratiche e modelli di costruzione e formazione della propria identità, particolarmente preziosi entro contesti segnati da problematicità e disagio di ordine personale e sociale, ai fini di una integrazione ed inclusione attive, partecipative, emancipative.