Prof. Marco Giosi: Filosofia dell’ Educazione (Corso di Laurea L-19 Scienze dell'educazione per Educatori e Formatori) 2024-2025, a partire dal 3 marzo 2025
Gentili studentesse e studenti, vi illustro, qui di seguito, il programma, i testi e gli orari del mio corso di quest’anno.
Cura di sé , autobiografia e problematiche adolescenziali
Il presente Corso intende offrire un’occasione di riflessione critica in merito ad una categoria cruciale della dimensione pedagogico-educativa quale, appunto, la cura, nel suo intrecciarsi con la dimensione dell’autobiografia. Diversi saranno i punti focali di questo percorso:
A)Una analisi filosofico-educativa della nozione di cura, seguendo gli orientamenti etico-morali novecenteschi propri delle filosofie del dialogo e della persona: Lévinas, Buber, Scheler e Ricoeur in particolare; riprendendo, poi, spunti e tematiche relativi alle filosofie dell’esistenza, nelle loro differenti espressioni (Heidegger, Marcel, Jaspers) e della psichiatria fenomenologica dei primi decenni del Novecento (sempre Jaspers, Binswanger, Minkowski), lungo un costante riferimento alla dimensione antropologica del soggetto/persona.
B)Il Corso sarà, inoltre, rivolto alla analisi della cura entro ambiti di tipo pedagogico socio-sanitario, in termini di pedagogia della cura, attraverso una lettura critica di quelle categorie quali salute, malattia, dolore, corpo, empatia, vulnerabilità, consustanziali all’atto del curare, entro una prospettiva pedagogica improntata all’umanizzazione della cura e all’utilizzo di una metodologia d’approccio ispirata a quell’orientamento teorico e pratico che va sotto il none di illness narratives, secondo la definizione datane da Arthur Kleinman.
C)Saranno analizzate le riflessioni pedagogiche sviluppate, in Italia, da Franco Cambi, in particolare, sul terreno della “cura di sé” e del metodo autobiografico quale pratica feconda e preziosa ai fini della formazione personale. La scrittura autobiografica, la narrazione di sé, appaiono ricche di implicazioni formative, emancipative, riflessivo-critiche. Alla base di esse, possiamo individuare un bisogno radicale di espressione di sé, un "darsi forma", un rendersi riconoscibili, a sé stessi e agli altri, facendo, quindi, del "riconoscimento" una categoria-chiave dello sviluppo identitario, che chiama in causa la natura intimamente sociale, relazionale (e, come vedremo, politica) di ogni narrazione "privata", individuale, intima. L'autobiografia è, dunque, per prima cosa "bisogno", ma anche, poi, metodo e modello. Al contempo, la stessa condizione dell'adolescente appare, sempre più, esposta a molteplici criticità: forme di dipendenza tossicologica e tecnologica; depressioni giovanili; disturbi dell'alimentazione; ripiegamento sociale; difficoltà che si legano alla "fatica di essere sé stessi". Tale condizione adolescenziale, che si lega al costruire legami, intimità, vissuti, mentalizzazione del sé corporeo e nascita sociale, sarà analizzata e discussa soprattutto attraverso le dispense fornite dal docente.
D) Parte Laboratoriale: narrazione di sé, formazione e cinema
L'esperienza che facciamo del cinema, del guardare un film, si inserisce entro uno spazio connotato da profonde e cruciali valenze di formatività. E' uno spazio nel quale la persona può ricreare, sperimentare, rielaborare la realtà, senza rischi e vincoli, all'interno di una dialettica che vive all'insegna di una tensione creativa tra immedesimazione e straniamento, tra illusione e verità, tra apparenza e realtà. La pressione performativa del film induce nello spettatore la possibilità di provare emozioni, meditare, pensare. Il cinema reca in sé, dunque, un peculiare valore formativo nella misura in cui lavora sulla possibilità di far affiorare i vissuti del soggetto, le complesse dinamiche emozionali, che vengono ad essere sollecitate dal potenziale di fascinazione catartica che il linguaggio filmico reca in sé, sia sul piano narrativo, sia sul piano iconico-immaginativo, rendendone quindi analizzabili e coscientizzabili i contenuti. il cinema mostra il "corso delle cose", mentre le inscrive dentro la costante trasformazione che le anima. Il cinema, dunque, come esempio di significativa pratica pedagogico-educativo in termini di cura di sé e rilettura di sé attraverso “storie di vita”.
Orario lezioni
Lunedì, ore 14-16
Martedì, ore 11-13
Testi da studiare
1) M. Giosi, Le radici pedagogiche della cura. Empatia, vulnerabilità, dolore, Roma, Anicia, 2022.
2) Dispense fornite dal docente durante lo svolgimento del Corso. Si tratta di brevi estratti tratti dai seguenti testi:
A. Giddens, La trasformazione dell’intimità. Sessualità, amore, erotismo nelle società moderne, Il Mulino, Bologna, 2013 (Breve estratto su: Le trasformazioni dell’intimità nelle relazioni umane; Sessualità “duttile” e relazione reversibile, L’ amore, il sesso e le altre forme di dipendenza)
D. Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2022 ( Breve estratto su: Il pensiero autobiografico)
M. Lancini, L’adolescente. Psicopatologia ed età evolutiva,, Raffaello Cortina, Milano, 2023 (Brevi estratti su: I compiti evolutivi dell’adolescente; L’autolesionismo e l’attacco al corpo; La nascita sociale, il ritiro sociale, la fatica di essere sé stessi)
Z. Bauman, Consumo, dunque sono, Laterza, Roma-Bari, 2020. (Breve estratto su: Costruire relazioni interpersonali nel tempo e negli spazi del Web; Il soggetto come merce;
J. Bruner, La fabbrica delle storie, Laterza, Roma- Bari, 2015 (Breve estratto su: Il principio narrativo e la costruzione del sé)
G. Agostini, Le parole della cura. In dialogo con Maria Zambrano ed Eugenio Borgna, Ulteriori Divergenze- Roma Tre Press, 2024 (Brevi estratti sul “rinascere” e sulle parole/silenzi della cura)
3) Nella parte laboratoriale saranno proiettati spezzoni di film “in tema”, concernenti problematiche di cura familiari/adolescenziali. A fine corso (oppure una settimana prima dell’esame) ogni studente dovrà scrivere un elaborato (circa due pagine) su un film a scelta, non necessariamente tratto dalla lista che vi riporto qui di seguito
Un film a scelta tra:
Sweet Sixteen di Ken Loach
Gente comune di Robert Redford
Noi siamo infinito di Stephen Chbosky
American Pastoral di E. McGregor
Favolacce di D e F. D’ Innocenzo
American beauty di Sam Mendes
Christiane F. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Uli Edel
Ragazze interrotte di Jane Mangold
Il posto delle fragole di Ingmar Bergman
L'attimo fuggente di Peter Weir
Truman Show di Peter Weir
Ladri di biciclette di Vittorio De Sica
Farenheit 451 di François Truffaut
Un angelo alla mia tavola di Jane Campion
Bellissima di Luchino Visconti

Grazie
Marco Giosi